Festa di Santa Tecla 2022

Pubblicato il 22 settembre 2022 • Comune , Eventi - Cultura , Turismo

Tre giornate di appuntamenti culturali per celebrare il restauro del Duomo e della Pala di Giambattista Tiepolo

Dopo due anni di pandemia, la parrocchia di Santa Tecla e il Comune di Este propongono un ricco calendario di appuntamenti per celebrare la festa della patrona, Santa Tecla, che ricorre il 23 settembre. Un’occasione di rivitalizzazione della memoria della patrona attraverso un momento comunitario di preghiera, ma anche una spinta a ripercorrere la storia della Città, inaugurando i restauri che hanno interessato il Duomo e la celebre pala di Giambattista Tiepolo.

«La Festa di Santa Tecla assume quest’anno un significato del tutto particolare per la restituzione alla comunità atestina del Duomo e della Pala del Tiepolo totalmente restaurati. - dichiara Don Franco Rimano, parroco di Santa Tecla. - E’ un momento forte di incontro della città per ringraziare tutti per il sostegno in questa impresa di restauro, ma anche un’occasione per guardare a Santa Tecla come testimone di fede e di coraggio in tempi difficili: un tempo quelli della peste come ci testimonia la Pala di Giambattista Tiepolo, per noi oggi i tempi difficili della pandemia e dell’attuale crisi energetica e ambientale».

«Come Amministrazione Comunale, siamo lieti di essere partecipi di questa bellissima iniziativa. - commenta il Sindaco Matteo Pajola. - La Festa di Santa Tecla diventa un momento in cui la comunità non solo celebra il suo patrimonio artistico, che vede nella Pala del Tiepolo il suo apice, ma si stringe attorno a una figura che meglio di tutte rappresenta un simbolo di speranza nei momenti più difficili». 

Arte, musica, cultura e fede si incrociano così in un programma di iniziative e appuntamenti. Dopo la serata di giovedì 15 settembre, che ha visto l'incontro La costruzione del Duomo di Este a partire dalle notizie del canonico Marco Antonio Da Vo’ (1688) , condotto da don Bruno Cogo, Presidente della Commissione per l’arte sacra e i beni culturali della Diocesi di Padova, si entra nel vivo della festa.
Il giorno della santa patrona, venerdì 23 settembre, Santa Messa alle ore 9.30 presieduta dall’arciprete abate, mons. Franco Rimano, cui seguirà, alle ore 10 la visita accompagnata gratuita La figura di Santa Tecla osservando i dipinti del Duomo.
Il pomeriggio sarà dedicato ai ragazzi con vari appuntamenti di animazione dalle ore 15.30 alle ore 17, con merenda conclusiva. Per i giovanissimi sarà l’occasione di conoscere la figura di santa Tecla e di andare alla scoperta della patrona di Este visitando le piazze della città e il Duomo. La giornata si concluderà con la celebrazione dell’eucaristia, alle ore 19, presieduta dal mons. Danilo Serena, per molti anni arciprete del Duomo (1979-2001) e tuttora cappellano presso la Fondazione Santa Tecla – Istituto per anziani di Este.

Gli appuntamenti proseguono nella mattinata di sabato 24 settembre, dopo la celebrazione della messa delle ore 9, con una mattinata dedicata all’inaugurazione del restauro del Duomo e della Pala di Giambattista Tiepolo, grazie alle relazioni dell’architetto Claudio Seno, direttore dell’Ufficio beni culturali della Diocesi di Padova, progettista e direttore dei lavori, e del dott. Fabrizio Magani, soprintendente Archeologia, Belle Arti, Paesaggio per l’area Metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso.
La mattinata vedrà anche i saluti delle autorità e di quanti – istituzioni pubbliche e private – hanno sostenuto con il loro prezioso contributo i lavori di restauro: Ministero della Cultura, Regione del Veneto, Provincia di Padova, Comune di Este, comunità parrocchiale e la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, sempre attenta a valorizzare i beni del territorio. La mattinata si concluderà con lo svelamento della lapide commemorativa che successivamente verrà collocata in Duomo.

Nel pomeriggio, alle ore 15.30, saranno i giovani della Fondazione IREA-Morini Pedrina ad accompagnare in visita alla scoperta del Duomo di Santa Tecla, mentre alle ore 17 ci sarà la messa con i soci dell’Avis di Este che festeggiano i 75 anni di vita del gruppo. Ultimo appuntamento della giornata, il Concerto dei Solisti Veneti, in Duomo alle ore 21. Per conoscere il programma di sala e sapere come partecipare, clicca qui.

La Festa di Santa Tecla, edizione 2022, si concluderà domenica 25 settembre. La mattinata vedrà la messa delle ore 11 presieduta dal Vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, e animata dalla Corale Santa Tecla.
Nel pomeriggio sono in programma due visite accompagnate dai giovani della Fondazione IREA-Morini Pedrina, alle ore 15 e alle ore 16, ma ci sarà anche la possibilità di dilettarsi con il torneo di Baskin (basket inclusivo) dalle ore 16 nel patronato Redentore. Alle ore 17.30 verrà inaugurata la piastra polivalente dopo i lavori di rinnovo.
Il Concerto in onore di Santa Tecla, a cura delle corali parrocchiali di Este, alle ore 21 in Duomo  concluderà questa tre giorni di festeggiamenti comunitari e cittadini.

Le messe di domenica 25 settembre si celebreranno alle ore: 8, 9.30, 11, 18 e 19.30.

Il Duomo di Santa Tecla è la chiesa più importante di Este ed è anche il più antico luogo di culto cristiano della città.  La sua fondazione risale probabilmente al IV-V secolo d.C., quando sui resti di un preesistente edificio pagano venne costruita la prima chiesa paleocristiana dedicata a Santa Tecla, vergine e martire nativa di Iconio in Asia Minore e discepola di san Paolo. Nel 1688, una violenta scossa di terremoto la ridusse in macerie. Il Duomo attuale, quindi, venne edificato tra il 1690 e il 1720 su progetto di Antonio Gaspari, consacrato nel 1748 dal vescovo Carlo Rezzonico.
La Pala del Tiepolo, “Santa Tecla che prega l’Eterno Padre”, fu ordinata dalla magnifica comunità di Este nel 1758 e consegnata il 24 dicembre 1759. Si tratta di uno straordinario dipinto, riconosciuto dalla maggior parte dei critici come il capolavoro del Tiepolo tra le opere a carattere religioso. Rappresenta la preghiera di Santa Tecla, patrona di Este, che raccoglie le sofferenze e le angosce della città atestina e invoca da Dio Padre la liberazione dalla peste che colpì la nostra città nel 1630, provocando la morte di oltre 3400 persone. Si tratta indubbiamente dell’opera artistica di maggior importanza che il Duomo ospita. Per 8 anni è stata lontana dall’abside in cui era collocata, appena dietro l’altare, per minuziosi lavori di restauro. Rientrata nel 2020, non è stato possibile, a causa della pandemia, celebrare il suo ritorno. Nel frattempo il Duomo è stato completamente restaurato sia esternamente che internamente facendo emergere tutta la particolarità della sua originale architettura a forma ellittica.         
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