M'illumino di meno
Area Ambiente ed Energia
Firmando il Protocollo di Kyoto la Comunità Europea si è impegnata, nel periodo 2008-2012 ad abbattere le emissioni dell'8% rispetto ai livelli del 1990 raggiungendo inoltre un accordo sulla ripartizione degli oneri tra i vari Paesi membri (Burden Sharing Agreement).
Per l'Italia l'impegno di riduzione delle emissioni è del 6,5%. Al settore elettrico è stato richiesto di sostenere i 2/3 della riduzione prevista per il complesso delle attività produttive, nonostante il comparto influisca per poco più di un quarto sull'inquinamento da gas serra del nostro Paese.
Per raggiungere tale obiettivo è previsto un notevole sviluppo dell'energia elettrica generata da fonti rinnovabili e un significativo miglioramento dell'efficienza del parco centrali termoelettriche attraverso la realizzazione di impianti a ciclo combinato alimentati a metano. Per realizzare tale programma è indispensabile la rapida attivazione di alcuni strumenti come i "meccanismi flessibili" previsti dal Protocollo di Kyoto.
In seguito l'Unione Europea ha posto l'obiettivo ancora più severo definito come 20/20/20, in altre parole il raggiungimento, entro il 2020, dei seguenti risultati:
- riduzione del 20% dell'emissione di gas serra
- produzione del 20% di energia elettrica da fonti rinnovabili
- 20% di risparmio energetico rispetto alle quote attuali
M'illumino di meno è un'iniziativa simbolica finalizzata alla sensibilizzazione al risparmio energetico lanciata nel 2005 come ricorrenza dell'entrata in vigore del "Protocollo di Kyoto".
Una campagna, lanciata a livello nazionale, che invita a ridurre al minimo il consumo energetico, spegnendo il maggior numero di dispositivi elettrici non indispensabili. Inizialmente rivolta ai soli cittadini, è stata accolta con successo dapprima a livello locale, con adesioni da parte dei singoli comuni, ed in seguito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente.
Nel 2008 Hans-Gert Pöttering, un politico tedesco la cui carriera si svolge ininterrottamente dal 1979 nella Comunità europea e presidente del Parlamento Europeo, ha dichiarato il riconoscimento dell'iniziativa considerandola "un evento che ha un valore simbolico ed un effetto tangibile".
Benché di breve durata, la manifestazione ha ottenuto un riscontro effettivo in termini di risparmio energetico. Secondo quanto riportato da un sondaggio della Società responsabile della trasmissione di energia elettrica in Italia, nei minuti successivi l'avvio dell'iniziativa si è verificato un sensibile calo dei consumi.
Il buio non e', ovviamente una soluzione rispetto allo spreco energetico, ma piuttosto intende perseguire l'obiettivo di attirare l'attenzione sui temi del consumo consapevole e razionale anche di chi non è, di regola, sensibile e avveduto; il "silenzio energetico", coinvolge tutti simbolicamente in una gara etica di buone pratiche ambientali.
Semplici cittadini, scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, società sportive, istituzioni, associazioni di volontariato, università, commercianti e artigiani aderiscono, ciascuno a proprio modo, alla Giornata del Risparmio.
Ogni anno il comune aderisce alla manifestazione, richiamando tutti ad uno sforzo supplementare, ciascuno per il proprio ruolo e responsabilità e rilanciando anche le azioni di sensibilizzazione verso i cittadini, invitando tutti a spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili, le luci di case, uffici, negozi, esercizi pubblici, ecc.
Una partecipazione attiva sull'importanza del rispetto dell'ambiente e del risparmio energetico.
Buone regole comportamentali in tema di RISPARMIO ENERGETICO:
- spegnere le luci quando non servono;
- spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici;
- sbrinare frequentemente il frigorifero e tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l'aria;
- mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l'acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola;
- se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre;
- ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria;
- utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne;
- non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni;
- inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni;
- utilizzare l'automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto.